A tutti può capitare di trovarsi a combattere contro la presenza di formiche in casa. Le prime reazioni in genere prevedono il cercare di schiacciarle o ricorrere a qualche rimedio casalingo. Invece è importante prima di tutto di comprendere esattame

Non tutte le formiche sono uguali, e in base alla specie ci troveremo di fronte a comportamenti diversi. Conoscerli può aiutarci a valutare il tipo di intervento migliore per il nostro caso ed evitare che l’infestazione prosegua.

La formica comune (Lasius emarginatus) può essere facilmente confusa con la altrettanto diffusa formica nera, ma si differenzia per il modo in cui costituisce nuove colonie, espandendo l’infestazione. Si tratta di una formica dalle origini tropicali, probabilmente importata a causa del commercio di piante. Questa formica infatti costruisce i suoi nidi prevalentemente nel terreno, ma non disdegna le crepe tra i muri, lo spazio tra le pietre, i mattoni e le intercapedini. Riesce a costruire nidi anche al di sotto delle pavimentazioni sia di mattonelle che di lastroni. Apprezzano le abitazioni, oppure muretti o pietre esposte al sole, ritenendoli i luoghi ideali dove tenere le pupe, che necessitano di maggior calore per lo sviluppo. Si tratta di una specie molto prolifera, organizzata in gruppi sociali che si espande grazie alla cooperazione di più regine, ma che infine ne mantiene in vita soltanto la più forte, uccidendo le altre. Se riescono ad operare indisturbate, in pochi anni riescono a stabilire colonie di 12.000-15.000 esemplari. Le infestazioni possono incominciare nel periodo estivo, generalmente da aprile a settembre. La regina è grande ca. 8-9 mm, di colore marrone-rossiccio e può vivere fino ad oltre 20 anni. Le operaie sono di dimensioni più modeste ma molto variabili, ca. 2,5-5. Il capo e il gastro sono di marrone scuro, mentre il mesoma presenta lo stesso colore delle regine. I nuovi esemplari si sviluppano in circa 8-10 settimane e la loro vita è di ca. 2 anni.

Formiche comuni, cosa mangiano

In natura le formiche comuni si nutrono di insetti di piccole dimensioni, sia predandoli che mangiandone gli avanzi. Nei giardini si avvantaggiano della presenza di afidi, nutrendosi della melata da essi prodotti e stimolandoli con le zampe affinché ne rilascino in quantità. Si tratta di insetti onnivori che nelle case trovano, oltre al calore, fonti di cibo innumerevoli. Prediligono gli alimenti dolci e preferibilmente liquidi o morbidi, come miele o frutta matura, ma non disdegnano verdura e avanzi di cucina (pollo, uova, tonno, pollo, affettati, ecc.). Il loro habitat ideale è tra i 20 e i 28°. Questa formica non è pericolosa per l’uomo, ma è molto aggressiva nei confronti delle altre formiche. In casa è facile trovarle nelle costruzioni in legno e negli isolamenti termici.

Combattere l’infestazione di formiche comuni

Un modo per debellare la loro presenza è attirarle fuori dall’abitazione o verso un’esca velenosa apposita. Per farlo è possibile utilizzare miele o sciroppi dolci, creando una traccia a partire dal punto in cui abbiamo individuati le prime presenze. Se ci si accorge della loro presenza quando ancora non si sono stabilite in casa, potrebbe essere utile creare una miscela di acqua e aceto in diluizione 1 a 3 e spruzzarlo nell’area attraversata a partire dal punto di ingresso. Questo impedirà che le altre possano seguire la scia depositata dalle prime avventrici. Una volta depositate le esche, queste verranno raggiunte in gran numero dalle formiche. Si tratta di un segnale positivo ai fini della disinfestazione: significa che l’esca sta funzionando, attirando quanti più esemplari che, una volta nutritesi del prodotto, moriranno in tempi brevi.

Scopri come e quando effettuare la disinfestazione

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