Quando si trovano dei tessuti danneggiati in genere si tende a dare la colpa alle tarme, ma il responsabile potrebbe essere un insetto noto come coleottero dei tappeti.

L’Anthrenus verbasci è un insetto dalle piccole dimensioni (1,5-3,5 mm) dalla forma rotonda e provvisto di ali, le cui cuscinerie sono ricoperte di squame bianche, nere e giallo oro che costituiscono un motivo variegato. La forma può ricordare vagamente quella della cimice, da cui si differenzia per la moltitudine di colori accesi. Questo coleottero può essere rinvenuto, oltre che allo stadio adulto, anche in quello larvale, di pupa o di uovo.

La femmina effettua la deposizione su materiali che costituiscono una fonte di cibo per la specie. Può trattarsi di qualsiasi prodotto contenente chitina o cheratina. Si nutrono dunque di materiali di origine animale come pellicce, peli, lana, seta o piume. Sono in grado di nutrirsi anche di fibre sintetiche e sono attratti da tessuti intrisi di olio, sudore o macchie di cibo. Possono rifornirsi anche di cereali, frutta secca, spezie e altri alimenti macinati. Allo stadio larvale sono in grado di nutrirsi anche di animali morti, peli di animali e insetti, mentre gli adulti si nutrono di polline e nettare raccolto dalle infiorescenze. Gli adulti possono essere un fastidio anche nei giardini, dove riescono a danneggiare le piante maggiormente delicate.

Danni visibili della presenza del coleottero dei tappeti

È facile accorgersi della presenza di questi insetti solo una volta rinvenuto il danno provocato dagli stessi a tessuti di arredo come rivestimenti delle sedie, tappezzeria, tende, copridivani, cuscini, oppure notando il deterioramento degli indumenti. Questi insetti sono in grado di causare infestazioni in tempi molto rapidi e un danno diffuso equivale alla presenza di numerosi esemplari.

Le larve possono nascondersi sotto il mobilio, ma anche sotto il battiscopa o addirittura sotto il pavimento e, nonostante si muovano lentamente, possono raggiungere in poche settimane vaste aree della casa. Lo sviluppo delle larve varia a seconda della temperatura. In genere a temperatura ambiente una larva completa il suo sviluppo in circa 3 mesi e mezzo. Una volta adulti, i coleotteri si involano alla ricerca di fiori dove si nutrono a sufficienza per poi tornare al nido, dove effettuano la loro deposizione che consiste in circa 40-60 uova. La specie può resistere anche al freddo di ambienti non riscaldati, in presenza del quale arresta la sua attività per poi ricominciare a nutrirsi in primavera.

Come prevenire infestazioni e cosa fare in presenza delle stesse

L’origine dell’infestazione può avvenire a partire da peluche, calzini lasciati negli stivali o dimenticati in giro, cappelli poco utilizzati, insetti morti o carcasse di animali in cantina o in soffitta, o alimenti per animali rimasti sul pavimento in luoghi meno frequentati. Il materiale oggetto di attacco da questi coleotteri può essere recuperato, se non eccessivamente danneggiato, lavandolo ad almeno 60°. Nel caso si tratti di tappezzeria o tessuti di arredo, si può effettuare una pulizia a vapore con appositi apparecchi. Questi insetti possono rifugiarsi anche nelle crepe dei muri o nelle fessure, che rappresentano in genere un ricettacolo per capelli, peli e briciole di cibo.

A causa della capacità di questi coleotteri di nascondersi in posti difficili da raggiungere, come la parte vuota tra i muri, è consigliabile consultare un esperto del settore per valutare, a partire dai danni, se è possibile un intervento di piccola entità in autonomia o è necessaria una disinfestazione. Nel primo caso sapranno anche guidarvi nell’acquisto del prodotto ideale e su come usarlo per evitare di causare danni ad animali o altri insetti innocui o benefici.

Scopri come e quando effettuare la disinfestazione

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