Le Blatte sono insetti spazzini. Si nutrono spesso di spazzatura, liquami o materia organica in decomposizione e mangiano quasi tutto, anche se preferiscono una dieta ricca di amido.

Nel mondo esistono numerose specie di scarafaggi, oltre 4.000, ma in Svizzera ne troviamo fortunatamente soltanto 15 specie. Poiché si tratta di insetti amanti delle temperature calde ed umide, è molto comune trovarne nelle abitazioni. Inoltre, trovandosi in presenza di cibo, riparo e clima ideale all’interno delle case, gli scarafaggi finiscono con il riprodursi in maniera incontrollata.

La più diffusa è sicuramente la Blatella germanica o Fuochista, detta anche blatta comune. Sono lunghe dai 12 ai 15 mm e si distinguono per le 2 strisce longitudinali scure presenti sul pronoto. Questo insetto è munito di ali che, benché molto piccole al punto da rendergli difficoltoso il decollo, gli permettono però di planare partendo da una posizione rialzata. La si trova comunque prevalentemente in terra o sulle superfici, soprattutto all’interno di cucine e bagni, luoghi comunemente più riscaldati e con presenza di acqua e cibo. In assenza di altro, nei bagni questi animali sono in grado di nutrirsi anche di dentifrici. Inoltre, per introdursi nelle abitazioni utilizzano come corsia preferenziale le tubature dell’impianto idraulico o elettrico. Non disdegnano anche fessure negli infissi o nel pavimento, o spiragli sotto le porte, grazie alla loro capacità di schiacciarsi e passare da fessure sottilissime.

Alimentazione e riproduzione delle blattelle

Le Blatte germaniche sono insetti spazzini, in grado di mangiare anche sapone, cartone, riviste e pagine dei libri. Ovviamente nelle cucine si servono al meglio, nutrendosi di vegetali, zucchero, pasta, pane e in generale di qualsiasi prodotto contenente amido, senza disdegnare la carne. È bene evitare di accumulare piatti sporchi e lasciare briciole sul pavimento, cercando di rigovernare subito dopo aver mangiato. Lasciare i piatti contenenti avanzi anche minimi di cibo nel lavandino può attirare questi insetti durante la notte.

Inoltre, sono in grado di sopravvivere per molto tempo con quantità millesimali di cibo, quindi debellarle è particolarmente difficile. Il primo passo è sicuramente evitare di foraggiarle lasciando alla loro portata alimenti appetibili. Ricordiamo che in presenza di cibo la riproduzione, già di per sé facile, viene favorita. Alla femmina basta un solo accoppiamento per deporre numerose uova, in numero variabile tra le 30 e 40 per volta. Nell’arco della propria vita ogni femmina riesce a produrre 4-6 serie di uova, che possono svilupparsi in 54 giorni in condizioni favorevoli, arrivando fino a 215 giorni, anche se la media per la schiusa è di 100 giorni. La vita media di un esemplare adulto varia tra i 100 e i 200 giorni.

Blattelle, come accorgersi della loro presenza o infestazione

Questi insetti rifuggono l’uomo, preferendo beneficiare della sua presenza evitando di incontrarlo direttamente. Il primo segno della loro presenza è il ritrovamento delle feci, scure e tondeggianti, rinvenibili in genere negli angoli dei muri, nei controsoffitti e persino all’interno dei cassetti. È preferibile evitare di toccare le feci a mani nude perché possono potenzialmente trasmettere malattie: meglio pulire con dei guanti usa e getta e poi procedere ad un’accurata disinfezione. Questi insetti sono vettori di patologie non indifferenti come salmonellosi, poliomelite, epatite o causare disturbi come asma e dissenteria. Sono anche in grado di contaminare alimenti e, se questo rappresenta un fastidio ed un pericolo nelle abitazioni, può diventare un serio problema economico in presenza di scorte alimentari presenti in magazzini, bar e ristoranti.

La presenza di questi insetti è rilevabile anche dalle uova ormai schiuse, che vengono trasportate dalla madre fino al momento della nascita dei piccoli. Anche il cattivo odore può essere indice della presenza di questi insetti, poiché quando la popolazione è divenuta numerosa, l’odore che emanano è simile a quella della muffa.

Difendersi dalle blattelle germaniche

Nel caso in cui ci siano pochi esemplari, la prima cosa da fare è limitare l’accesso alle fonti di cibo, pulire a fondo le librerie, i cassetti e tutti i luoghi che generalmente vengono trascurati dalle pulizie quotidiane e che possono fungere da rifugio. Esistono inoltre specifici detergenti la cui profumazione dovrebbe essere sgradita agli scarafaggi. È sconsigliabile ricorrere a colle e veleni in modalità fai-da-te, soprattutto se in casa ci sono bambini o animali domestici. La colla in particolare rischia di tramutarsi in un danno estetico per altri elementi presenti nell’abitazione o una trappola per altri innocui animali.

Nel dubbio, meglio rivolgersi a dei professionisti del settore della disinfestazione che sapranno risolvere il problema in sicurezza o sapranno consigliarvi e guidarvi nella risoluzione dello stesso.

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